Astrazione

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Astrazione

Írta: Carmelo Arden Quin

Carmelo ARDEN QUIN (F) 1987


La geometria ? una cosa fondamentale. Tutto ? geometria: la Terra, il Sole intorno al quale essa gira, il percorso dei pianeti, il letto in cui dormiamo, facciamo all’amore, il tavolo sul quale mangiamo, scriviamo, i piatti sui quali troviamo le pietanze, il vaso in cui mettiamo acqua, gli strumenti della cucina – tutti sono forme geometriche. L’occhio, l’organo meraviglioso senza il quale non si sarebbe creata la nostra civilt?, ? una forma geometrica ma, nello stesso tempo, ? anche un oggetto MADI carico di movimento, di dinamismo. L’occhio c l’oggetto della luce – disse Leonardo da Vinci.

Le opere d’arte, i fiori dell’intelligenza umana accompagnano la storia, l’evoluzione, i cambiamenti di un popolo, dell’umanit?. E se penso che l’insegnamento dell’arte pure a Parigi, nella capitale dell’arte viene fatto in modo accademico… Bisognerebbe affrontar l’arte come una cosa semplice, come un fiore. Che cosa significa? Che cosa rappresenta? Niente. Esiste. E’ tutto qua. E’ un miracolo. Di che cosa consiste questo miracolo? Di forma? Di colore? Di profumo? Che cosa significa un profumo? Se stesso. Lo stesso si pun dire della musica: i suoni sono identici soprattutto con se stessi. Pensiamo a una fuga di Bach. Lo stesso vale anche per l’arte geometrica: non simbolizza, non rappresenta, non significa niente. E’ una specie di percezione che cerca di conoscere l’universale.

A. Q.

(Traduzione di Zsuzsa Ordasi – MADI art periodical No1)