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Anna Canali e Arte Struktura
Írta: Hilda Reich Duse
I primi contatti con l’arte avvengono per Anna nell’adolescenza, quando sfogliando i libri della biblioteca paterna, scopre le riproduzioni degli affascinanti progetti dell’architetto Sant’Elia. Attenta alle colte spiegazioni del padre architetto Ettore si familiarizza con il futurismo. Pi? tardi inizia a frequentare le gallerie, appassionandosi al lavoro di quegli artisti che si esprimono nell’essenzialit?. Passando per varie esperienze, apre un’agenzia a Milano per assistere nel loro percorso giovani talenti: intende curarne l’immagine, farsi tramite tra l’artista, la critica e il pubblico. Un lavoro irto di difficolt?, neppure bene compreso perché i tempi non sono maturi. Decide perci? di aprire nel 1972 una struttura tradizionale, un centro al tempo stesso espositivo e organizzativo. Ben pochi galleristi si sono mossi con l’entusiasmo, la competenza e la sensibilit? di Anna Canali per far conoscere i propri artisti. Ha cercato spazi espositivi nelle fabbriche e nelle strutture ospedaliere, proposte mai tentate prima, ha chiesto e ottenuto lo spazio-meeting per gli industriali del Biffi a Milano, ha strappato le autorit?, quand’era necessario, da una sorta di torpore e di immobilismo per arrivare ad allestire mostre presso sedi pubbliche prestigiose in tutte Italia. Fin dall’inizio degli anni settanta si precisa la linea di base della galleria e nel 1978, con la consulenza dello storico d’arte Carlo Belloli, il centro da lei fondato e diretto assume la netta fisionomia della galleria di tendenza. Costruttivismo, concretismo, cinevisualismo vengono privilegiati. Le mostre si susseguono a ritmo serrato, vi compaiono i pionieri dell’arte soggettiva, da Robert e Sonia Delaunay a Marcel Cahn, da Nicolay Diulgheroff ad Aldo galli, da Bruno Munari a Max Huber, a Franco Grignani.
Contemporaneamente Anna sceglie e presenta i protagonisti della seconda generazione che danno apporti vitalissimi e nuovi, molti dei quali in questa esposizione itinerante sono rappresentati e dedica attenzione alle nuove generazioni. In associazione alle grandi mostre, Arte Struktura realizza cartelle di serigrafie in splendide edizioni richieste in tutta l’Europa e in America. Gli scambi internazionali si fanno sempre pi? intensi: Belgio, Francia, Germania, Jugoslavia, Grecia, Spagna, Romania, Nuovo Messico, Gran Bretagna. Poi l’incontro con la Turchia cos? vicina a noi nel culto della bellezza. Anna ha offerto nel 1991 la sua sede anche al movimento Madi Italia, fondato da Salvatore Presta che fu uno dei primi aderenti a questa corrente, nata nel 1946 in argentina per intuizione di Carmelo Arden Quin. Arte Struktura ? inoltre depositario per l’Italia dell’archivio Madi. Mi sia consentito aggiungere che anche Anna Canali, da qualche anno affiancata nella direzione del centro dalla sorella Edda, il fratello architetto Leonardo e Miriam, ha compiuto una paziente opera d’arte componendo un prezioso mosaico che comprende circa duecento artisti di varie nazionalit?, intellettuali di spicco dei quali si ? guadagnata la stima pronti a collaborare in un rapporto armonico, uniti fra loro e a lei da un comune ideale di bellezza e di vita. Arte Struktura, associazione culturale e centro internazionale di arte contemporanea, si ? da sempre proposta come finalit? la conoscenza, promozione e divulgazione delle arti plastiche inoggettive, riferendosi particolarmente a quelle tendenze che confluiscono nel costruttivismo, concretismo e cinevisualismo.
Oltre venticinque anni di impegno in attivit? culturali, organizzative, espositive ed editoriali di rilevanza internazionale costituiscono oggi, per la nostra associazione, un retroterra di grande esperienza professionale nell’ambito della promozione dell’arte costruttiva e nel ruolo di tramite tra operatori visuali e pubblico, che ci vede collaborare a livello europeo con oltre trecento artisti. L’arte costruttiva ? l’avanguardia che vive un rapporto ormai storico con la cultura della societ? industriale del ‘900 e che ha gi? trovato ampi spazi di ricerca e di applicazione in quella postindustriale di fine millenio. Ne ? emblematico esempio l’industriai design, quella nuova arte che unica vede la cultura italiana leader a livello mondiale, alla quale l’arte costruttiva ha contribuito con uomini e idee. Arte Struktura, nel prefiggersi di divulgare, diffondere e promuovere questa tendenza artistica, sollecita con continuit? tutti coloro che sono disponibili ad apprendere la lettura delle opere per iniziare un iter personale. Segue gli artisti mantenendo con loro un dialogo ininterrotto proponendoli con mostre personali e di gruppo, in sede e in spazi di prestigio nazionali e internazionali.
Pedemonte, febbraio 1995
(MADI art periodical No3)